Umberto Boccioni, Dinamismo di un corpo umano, 1913, inv. 5164 olio su tela 100 x 100 cm
Il dipinto, realizzato con corpose paste cromatiche, a seguito di una movimentazione, è fuoriuscito dal pass par tout di dimensioni pressoché identiche all’opera, venendo a urtare contro il vetro, molto prossimo al colore perché il sistema di ancoraggio alla cornice non era sufficiente per garantire la stabilità dell’opera. L’indice di rifrazione delle pennellate più in rilievo, venute a contatto con la lastra, è stato ristabilito tramite la saturazione del colore con sola vernice.
È stato quindi rinnovato l’ancoraggio alla cornice. Per rendere visibile totalmente il recto del dipinto e per rispettarne tutte le componenti materiche, compreso il telaio, che conserva tutte le etichette di partecipazione alle esposizioni, è stato scelto di costruire una cornice a cassetta con un vincolo removibile a pressione.
Questo sistema, mutuato da un metodo utilizzato per espandere puntualmente telai fissi senza modificare il telaio originale, si pone tra quegli interventi che prediligono agire sull’ambiente circostante, non violando l’integrità dell’opera.
Dinamismo di un corpo umano